Giovedì gnocchi, perché si dice così?
“Giovedì gnocchi”: quante volte ci è capitato di sentire pronunciare questa espressione? e quante volte ci siamo chiesti da dove derivi.
Il detto risale al periodo della II Guerra Mondiale, anni in cui il menu settimanale delle famiglie era ottimizzato per le scarse risorse a disposizione. Gli gnocchi del giovedì, appunto, rappresentavano il piatto sostanzioso e calorico che serviva per affrontare il venerdì, giorno in cui si mangiava soprattutto pesce e legumi. Per i precetti religiosi, infatti, il venerdì era un giorno di digiuno per quel che riguardava la carne.
I nostri gnocchi sono fatti a mano nelle nostra cucina settimanalmente, pronti per il giovedì come vuole la tradizione. Usiamo solo patata lessata a vapore, farina integrale, uova e sale.
Tra i condimenti disponibili, quello tradizionale “al Ragù” è sempre presente, poi abbiamo:
- Carciofi e guanciale;
- Porcini e guanciale;
- Tartufo e pancetta;
- Alla Amatriciana;
- Alla Sorrentina;
- Boscaiola (panna prosciutto e funghi);
- Alla Pugliese rivisitata: cime di rapa, aglio, olio, peperoncino, alici, pomodoro e briciole croccanti di cipolla tostata al forno;
- Al nostro tradizionalissimo Baccalà con olive pomodoro, capperi, una pizzico di alici.